22 aprile 2008

L'ingrediente segreto della Coca Cola

Notizie del Giorno*:

Roma - Il giorno dopo l'annuncio da parte di Air France-Klm di abbandonare la partita Alitalia, il commissariamento della società e il rischio bancarotta si fanno più concreti. Esponenti della Lega affermano che l'unico scopo di Air France era quello di eliminare la concorrenza di Malpensa. Il Pdl intanto chiede il prestito ponte, per dare il tempo a chi fosse interessato all'acquisto, di analizzare i conti di Alitalia. Certo che se per analizzare i conti non bastano 16 mesi (dal gennaio 2007) forse è meglio non vendere la società a chi ha gravi carenze matematiche.
L'ipotesi cordata è ancora nell'aria, un po' meno quella della russa Aeroflot: Putin ha gradito lo spettacolo del Bagaglino offerto da Berlusconi ma fin quando Aida Yespica non fa lo spogliarello privato per il leader russo, niente da fare con Alitalia.
Se la società italiana fallirà, sarà un duro colpo per i dipendenti che hanno votato Berlusconi. Ma mai quanto la delusione dei milanisti che in meno di una settimana hanno visto Ronaldinho "affare fatto" trasformarsi in "a fare in...".

Ostuni - Una testa decapitata di un cavallo è stata fatta ritrovare nello studio dell'ingegnere Vincenzo Pomes, vice-sindaco democratico di Ostuni. Ora i mafiosi fanno pure i simpatici, citando il Padrino. Non bastava che entrassero in Senato?

Roma - Qualcuno ha vinto il Grande Fratello. Ma l'importante è che anche quest'anno sia finito.

Milano - L'austriaca Red Bull entrerà presto nel mercato delle soft drink, lanciando la sfida a Coca Cola e Pepsi con la sua Red Bull Cola. Il prezzo sarà superiore rispetto ai concorrenti e gli ingredienti saranno totalmente naturali, tra i quali foglie di coca, dove la legge lo permetterà. Pepsi non starà a guardare: interrotti tutti i rifornimenti di bibite analcoliche ai coltivatori di coca colombiani. Coca Cola invece afferma che il suo ingrediente segreto non è la foglia di coca bensì l'amore, sintetizzato direttamente dalle lacrime umane. Avete mai assaggiato le vostre lacrime? Gusto dolciastro familiare?

*ATTENZIONE: Tutte le notizie ivi riportate sono apprezzabili solo dal 39% del campione.

15 aprile 2008

Gaber

"Io non ho paura di Berlusconi in sè ma di Berlusconi in me".

(Giorgio Gaber)

Mi è tornata alla mente questa frase del meraviglioso Giorgio Gaber. Quanto aveva ragione. La cosa che ci fa paura non è Berlusconi che torna al governo dopo aver fallito le prime esperienze ma il consenso che suscita nel paese, che suscita in chi ci sta accanto. Sono persone come noi eppure non riusciamo a capirle. Come fanno a non vedere? Ma sono loro ad essere ciechi o siamo noi che abbiamo le allucinazioni?

Vado a farmi uno shampo.

Iceberg

Fa molto piacere leggere che la colpa del ritorno di Berlusconi sia di Veltroni. Non di Mastella o Bertinotti e compagni. No, di Veltroni secondo Beppe Grillo. E' colpa sua se i nanetti della sinistra anzichè allearsi da tempo e diventare finalmente adulti, hanno continuato a fare i bambini viziati di lotta e di governo. E' colpa di Veltroni se mentre Prodi cercava di governare il paese contro tutto e tutti, i ministri dell'ala radicale manifestavano contro sè stessi. E' colpa di Veltroni il continuo distinguersi e screditare il governo Prodi e indebolirlo facendo eleggere personaggi usciti da un quadro di Pellizza da Volpedo. E' sempre colpa di Veltroni se si è preferito salvaguardare il proprio potere, il proprio particolare di partitino dell'1% piuttosto che il bene del paese. E' colpa del PD se gli operai votano a favore del protocollo sul walfare mentre i segretari della sinistra radicale pretendevano più degli stessi sindacati dei lavoratori. E' colpa di Veltroni l'aver definito Prodi un "poeta morente" e il suo governo un "brodino".
Ma è sempre colpa di Veltroni l'aver predicato l'astensionismo e l'antipolitica con le conseguenze che conosciamo. E soprattutto è colpa di Veltroni se gli operai ora votano Lega.

Beh, io a Veltroni voglio dire grazie per la moralità, lo stile e l'umanità dimostrati in questa campagna elettorale. Purtroppo in Italia essere brave persone non paga, avrebbe pagato sicuramente di più la rissa e l'insulto ma almeno Veltroni ci ha permesso di aprire gli occhi. Siamo un paese allo sbando, in cui un terzo dell'elettorato è atterrito e immobile, mentre gli altri due terzi continuano a ballare tranquillamente a bordo del Titanic.
Loro non molleranno, io si. Io non aspetterò l'iceberg.

14 aprile 2008

Io non mi sento italiano

Se per strada venite fermati da un 22enne che vi insulta per il solo fatto di essere italiani, state tranquilli. Sono solo io che elaboro il lutto.

10 aprile 2008

Endorsement

Domenica e Lunedì si vota per il rinnovo di Camera e Senato. Personalmente voterò per il Partito Democratico e quindi per Walter Veltroni candidato premier. Mi sono dato questa conferma ieri sera durante il suo discorso in piazza Maggiore a Bologna. Veltroni ha toccato numerosi temi, dalla precarietà indicata come primo obiettivo di azione del suo governo alla lotta alle mafie.
Non voglio dilungarmi sul fare campagna elettorale, i lettori di questo blog immagino siano già adeguatamente informati sulle questioni politiche nazionali.
Una cosa la voglio però dire. In caso di vittoria di Veltroni in entrambi i rami del Parlamento, per la prima volta il centro-sinistra potrebbe governare senza avere alibi: potrebbe davvero durare 5 anni e portare a compimento il suo programma.
Coloro che sono intenzionati ad astenersi pensino a questo, un'ultima chance per la nostra classe politica. Astenersi non significa dare un segnale alla politica, significa riconsegnare il paese ai Berlusconi, ai Calderoli, ai Gasparri, ai Rotondi, ai Cuffaro, alle leggi ad personam, ai condoni, alle corna, alle guerre di Bush.
Avrei più materiale per aggiornare il blog ma temo che Dell'Utri scopra dove abito e riscriva tutti i miei post.
Mangano è un eroe.

...Vedete! Ha già iniziato!

9 aprile 2008

Eroe

"Marcello Dell'Utri ha ragione, Mangano è stato un eroe".
(Silvio Berlusconi)
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Che spasso, eh?

7 aprile 2008

Quando la realtà...

Ha ragione Antonio Albanese.




Ormai la realtà ha superato di gran lunga la fantasia. Se Berlusconi iniziasse a portare anche una barba posticcia, sarebbe identico a Woody Allen in "Bananas".